Il ciclo del cambiamento delle convinzioni

Le persone spesso considerano il processo di cambiamento delle convinzioni difficile e faticoso. In realtà, rimane il fatto che le persone cambiano naturalmente e spontaneamente dozzine, se non centinaia di convinzioni nell'arco della vita. Forse la difficoltà risiede nel fatto che quando cerchiamo in maniera conscia di cambiare le nostre convinzioni, lo facciamo in un modo che non rispetta il ciclo naturale del cambiamento delle convinzioni. Tentiamo di cambiare le nostre convinzioni "reprimendole" o combattendo contro di esse. In accordo con la teoria dell'auto-organizzazione, le convinzioni cambierebbero attraverso un ciclo naturale nel quale le parti del sistema di una persona che mantengono la convinzione esistente diventano instabili. Una convinzione può essere considerata come una specie di polo d'attrazione attorno a cui il sistema si organizza. Quando il sistema è destabilizzato, la nuova convinzione può essere assunta senza conflitto o violenza. Il sistema può essere autorizzato a ri-stabilizzarsi attorno ad un nuovo punto di equilibrio o di omeostasi.
I sistemi organici cambiano spesso attraverso processi che prendono la forma di cicli. Anche se il contenuto di questi cicli si trasforma e cambia, la struttura profonda del ciclo rimane costante. Dal punto di vista della teoria dei sistemi, i metodi terapeutici coinvolgono una struttura nella quale un modello che esiste nel "panorama" viene riaperto e quindi "destabilizzato" introducendo nuove intuizioni e prospettive. Quando nuovi "poli d'attrazione" vengono introdotti in questo stato instabile, sotto forma di nuova comprensione e nuove risorse, il sistema naturalmente si riorganizza attraverso "correzioni associative" in un nuovo modello stabile.
Questo ciclo naturale di cambiamento potrebbe essere assimilato al cambiamento delle stagioni. Una nuova convinzione è come un seme che viene piantato in primavera. Il seme cresce durante l'estate e matura, diventa forte e mette radici. In autunno la convinzione inizia a diventare superata ed appassita, l'obiettivo per cui è nata è assolto. Comunque, i frutti della convinzione (le intenzioni positive e le motivazioni che le stanno dietro) vengono conservate o "mietute", e separate dalle parti che non sono più necessarie. Infine, in inverno, le parti della convinzione che non servono più vengono lasciate e scompaiono, permettendo al ciclo di ricominciare.
Per esempio, mentre ci prepariamo per nuovi stadi nelle nostre vite o carriere, noi "vogliamo credere" che saremo capaci di gestirle con successo ed intraprendenza. Nel momento in cui entriamo in questo stadio della vita ed impariamo le lezioni di cui abbiamo bisogno per gestirlo, diventiamo "aperti a credere" che possiamo, nei fatti, avere le capacità per avere successo. Quando le nostre capacità vengono confermate, diventiamo certi della "convinzione" circa il nostro successo e la nostra intraprendenza, e circa il fatto che ciò che stiamo facendo è giusto per noi ora. Nel momento in cui questo stadio nella nostra vita o del nostro lavoro inizia a passare, iniziamo ad "aprirci al dubbio" che il successo e le attività associate a questo stadio siano veramente le più importanti, prioritarie o ancora "vere" per noi. Quando abbiamo passato questo stadio, possiamo ritrovarci a guardare indietro e vedere che ciò che era importante e vero per noi, ora non lo è più. Potremmo riconoscere che eravamo "abituati a credere" di essere fatti in un certo modo e che certe cose erano importanti, e potremmo conservare le convinzioni e le capacità che ci aiuteranno in questa fase, ma realizziamo che i nostri valori, priorità e convinzioni sono, ora, differenti.

Tutto ciò che si deve fare è guardare attraverso i cicli di cambiamento che ognuno ha attraverso fin dalla fanciullezza e dall'adolescenza, e gli stadi della vita adulta, per trovare esempi di questo ciclo. Quando entriamo e passiamo attraverso relazioni, lavori, amicizie, partnerships, eccetera, noi sviluppiamo convinzioni e valori che ci sono funzionali, e li abbandoniamo nella transizione verso nuove parti del nostro percorso di vita.
Nei termini della teoria della auto-organizzazione, possiamo riassumere questo ciclo come un "panorama" che somiglia al diagramma seguente.



"Panorama" del Ciclo Naturale di Cambiamento delle Convinzioni

Ciò che "vogliamo credere", ciò che "crediamo ora" e ciò che "eravamo abituati a credere", sono come tre "bacini" nel panorama. Le esperienze e le idee, entrambe percepite ed immaginate, che costruiscono la nostra vita possono farci uscire o farci restare nel bacino. Se una persona visualizza una particolare esperienza o idea come una palla o un ciottolo che può passare attraverso il paesaggio, e quindi vuole muoversi dal voler credere qualcosa al crederlo effettivamente, deve prima passare attraverso la parte di paesaggio nella quale essere "aperto a credere". La parte di paesaggio nella quale un individuo è "aperto a credere" qualcosa di nuovo è meno stabile di quelle al fondo dei bacini su entrambi i lati, e qualche volta richiede un investimento di energia per raggiungere questa parte del paesaggio. Il bacino delle "convinzioni attuali" è più profondo degli altri perché le idee cui attualmente crediamo sono generalmente più radicate e più stabili rispetto a ciò che "vogliamo credere" o ciò a cui "eravamo abituati a credere". A volte richiede uno sforzo anche maggiore muovere una delle nostre attuali convinzioni verso la parte meno stabile del panorama, nella quale possiamo essere "aperti al dubbio". Una volta operata questa transizione, certi aspetti della convinzione potrebbero ricadere nel bacino delle nostre attuali convinzioni, mentre altre finire nella parte di paesaggio che comprende quelle convinzioni che siamo consapevoli che "eravamo abituati a credere vere", ma che non crediamo più vere.
Quando qualcosa sta cambiando o diventando instabile ad un certo livello, è utile introdurre stabilità al livello appena superiore della "struttura profonda". Se, anziché cambiare convinzioni, le persone stanno imparando una nuova abilità mentale o una nuova capacità, per esempio, è utile per loro avere convinzioni e valori stabili in relazione a quella particolare capacità. In altre parole, anche se le persone sono incerte circa la nuova abilità, possono essere certe delle convinzioni che col tempo riusciranno ad apprendere questa abilità e che questa abilità è utile. Allo stesso modo, se una persona è in una situazione in cui sta cambiando una convinzione o ha bisogno di installare una nuova convinzione, sarà più semplice farlo se questa persona ha uno stabile senso di identità. Così, anche se la persona non sa più che cosa credere, continua comunque a sapere chi lei è. In maniera simile, se l'identità di una persona sta cambiando ed è divenuta instabile, potrebbe essere importante per questa persona trovare un punto di stabilità ad un livello "spirituale" nei termini del suo posizionamento all'interno del sistema più largo di cui lui o lei rappresenta una parte.
L'esperienza del "credere" in qualcosa che va al di là delle convinzioni di ognuno, o di credere in un sistema più esteso rispetto a se stessi, può aiutare a rendere il processo di cambiamento delle convinzioni più dolce, comodo ed ecologico. Nel guidare le persone attraverso il processo di cambiamento delle loro convinzioni è importante aver creato per loro uno spazio o un luogo per l'esperienza del "credere" in qualcosa che va al di là delle loro convinzioni, che serve come una sorta di "meta-posizione" per il resto del processo.

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