Movimenti oculari e PNL Quella dei movimenti oculari come indicatori di specifici processi cognitivi è una delle più note scoperte della PNL, seppur controversa, e potenzialmente una delle più preziose. Secondo la PNL i movimenti oculari inconsci, o "segnali oculari d'accesso", spesso accompagnano particolari processi cognitivi, e indicano l'accesso e l'uso di particolari sistemi rappresentazionali. L'ipotesi che i movimenti oculari potessero essere in relazione con le rappresentazioni interne venne formulata per la prima volta dallo psicologo americano William James nel suo libro "Principles o Psychology" (1890, pagg. 193-195). Osservando che alcune forme di micromovimenti accompagnano sempre il pensiero, James scrisse: Prestando attenzione ad un'idea o sensazione che appartiene ad una particolare sfera sensoriale, il movimento è l'aggiustamento dell'organo sensoriale, sentito come esso accade. Non posso pensare in termini visuali, o esempi, senza sentire un gioco fluttuante di pressioni, convergenze, divergenze ed accomodamenti nei miei bulbi oculari... Quando tento di ricordare o riflettere, i movimenti in questione... sembrano come una sorta di estraniamento dal mondo esterno. Da quel che posso capire, queste sensazioni sono dovute ad una rotazione verso l'esterno e verso l'alto dei bulbi oculari. Ciò che James sta descrivendo è ben nonto in PNL come un segnale oculare d'accesso visivo [occhi che si muovono verso l'alto e verso sinistra o destra per visualizzare]. Le osservazioni di James sono rimaste inascoltate, però, fino all'inizio degli anni '70, quando psicologi come Kinsbourne (1972), Kocel et al (1972) e Galin & Ornstein (1974), iniziarono a mettere in relazione i movimenti laterali degli occhi con i processi relativi all'uso dei diversi emisferi del cervello. Essi osservarono come gli individui destrorsi tendevano a spostare la testa e gli occhi verso destra quando svolgevano attività basate sull'emisfero sinistro (orientato alla logica e alla verbalizzazione), ed a spostare4 la testa e gli occhi a sinistra quando svolgevano attività basate sull'emisfero destro (orientato alle attività artistiche e alla gestione dello spazio). Il che significa che le persone tendevano a guardare nella direzione opposta rispetto all'emisfero cerebrale che stavano utilizzando per svolgere le attività cognitive. All'inizio del 1976 Richard Bandler, John Grinder ed i loro studenti iniziarono ad esplorare le relazioni tra i movimenti oculari ed i sensi, come anche i diversi processi cognitivi associati agli emisferi cerebrali. Nel 1977 Robert Dilts condusse uno studio, all'istituto di Neuropsichiatria Langley Porter di San Francisco, con l'obiettivo di correlare i movimenti oculari con particolari processi cognitivi e neurofisiologici. Dilts utilizzò degli elettrodi per tracciare sia i movimenti oculari che le onde cerebrali caratteristiche di soggetti a cui veniva chiesto di rispondere a domande correlate all'utilizzo dei sensi della vista, dell'udito e del gusto per attività che coinvolgessero sia la memoria (processata dall'emisfero destro) che la costruzione mentale (processata dall'emisfero sinistro). Ai soggetti venivano somministrate batterie di domande divise in 8 gruppi. Ogni gruppo di domande interessava un particolare tipo di processo cognitivo - visivo, auditivo, cinestesico ed emozionale (sensazioni viscerali). Ogni gruppo era anche settato per coinvolgere sia la memoria (processata dall'emisfero non dominante) sia l'interpretazione (processata dall'emisfero dominante). I risultati raccolti da Dilts tendevano a confermare altri test che mostravano come la lateralizzazione dei movimenti oculari accompagnasse le attività cerebrali durante i diversi processi cognitivi. Come risultato di questi studi e di molte ore di osservazione di individui provenienti da culture e background raziali diversi in tutto il mondo, vennero individuati i seguenti modelli di movimento oculare (Dilts, 1976,1977; Grinder, DeLozier e Bandler, 1977; Bandler e Grinder, 1979; Dilts, Grinder, Bandler e DeLozier, 1980): Occhi in alto a sinistra: visualizzazione emisfero non dominante - esempio: immagine ricordata (Vr) Occhi in alto a destra: Visualizzazione emisfero dominante - esempio: immagine costruita e fantasia visiva (Vc) Occhi di lato a sinistra: Processo uditivo dell'emisfero non dominante - esempio: suorni ricordati, parole, ripetizioni (Ar) e distinzioni di tonalità Occhi di lato a destra: Processo auditivo emisfero dominante - esempio: suoni e parole costruite (Ac), ripetizioni (come le filastrocche) o anche distinzioni di tonalità. Occhi in basso a sinistra: Dialogo interno (Ad) Occhi in basso a destra: Sensazioni, sia tattili che viscerali (K) Questo schema sembra essere una costante per tutti i destrorsi della razza umana (con la possibile eccezione dei Baschi, la cui popolazione sembra contenere un numero importante di eccezioni). Studi successivi (Loiselle, 1985 e Buckner, Reese e Reese, 1987) hanno confermato le conclusioni della PNL secondo cui i movimenti oculari riflettono ed influenzano componenti chiave del processo cognitivo. Molti mancini, al contrario, tendono ad invertire destra e sinistra. In questo modo, i loro segnali oculari di accesso sono l'immagine speculare degli stessi segnali nei destrorsi. Essi guardano in basso a sinistra per le sensazioni cinestesiche, invece che in basso a destra. Allo stesso modo, guardano in alto a destra per ricordare immagini visive, incede che in alto a sinistra, eccetera. Un numero limitato di persone (compresi gli ambidestri e qualche destrorso) potrebbe essere rovesciato in alcuni segnali oculari d'accesso (i movimenti oculari visivi, per esempio) ma non negli altri. Per esplorare le relazioni tra movimenti oculari e pensiero, trova un partner, formula le domande che seguono ed osserva i suoi movimenti oculari. Per ogni domanda, segna il movimento oculare in uno dei riquadri (secondo lo schema posto dopo le domande) usando segni, linee o numeri che rappresento la sequenza delle posizioni osservate. 1) Visivo ricordato: Pensa al colore della tua automobile. Che tipo di disegno c'è sul tuo copriletto? Pensa all'ultima volta in cui hai visto qualcuno correre. Chi è stata la prima persona che hai visto questa mattina? 2) Visivo costruito: Immagina il tuo profilo come potresti vederlo da una distanza di due metri da qui e guardalo trasformarsi nello skyline di una città. Riesci ad immaginare la testa di un cane giocattolo appoggiata sul corpo di un ippopotamo verde? 3) Uditivo ricordato: Puoi pensare ad una delle tue canzoni preferite? Pensa al suono di un applauso. Che suono produce il motore della tua automobile? 4) Uditivo costruito: Immagina il suono del fischio di un treno che si trasforma nel suono prodotto dal girare delle pagine di un libro. Riesci a sentire il suono di un sassofono e, nello stesso tempo, il suono della voce di tua madre? 5) Uditivo digitale (dialogo interno): Prenditi un momento ed ascolta la tua voce interna mentre ti parla. Come sai che si tratta della tua voce? In quali situazioni parli di più a te stesso? Pensa alle cose che dici più spesso a te stesso. 6) Cinestesico ricordato: (Sensazione tattile) Quando è stata l'ultima volta che ti sei sentito davvero bagnato? Immagina la sensazione della neve sulle tue mani. Che sensazioni dà toccare una pigna? Quando è stata l'ultima volta in cui hai toccato un attrezzo da cucina caldo? (Sensazione viscerale / emozionale) Puoi ricordare una situazione in cui ti sei sentito soddisfatto per avere completato qualcosa? Pensa a come ci si sente quando si è esausti. Quando è stata l'ultima volta in cui ti sei sentito impaziente? 7) Cinestesico costruito: (Sensazione tattile) Immagina la sensazione di due dita che si incollano tra loro e poi cambiala sentendo della sabbia che scivola tra le stesse dita. Immagina la sensazione di toccare la pelliccia di un cane, quindi trasformala nella sensazione di toccare del burro soffice. (Sensazione viscerale / emozionale) Immagina il senso di frustrazione e trasformalo in una sensazione di forte motivazione per intraprendere un'azione. Immagina il senso di noia e trasformalo nella sensazione di chi si sente stupido per aver provato noia.
E' importante ricordare, mentre si osservano e si annotano i movimenti oculari, che molte persone avranno già dei movimenti oculari abituali, correlati con la loro modalità rappresentazionale primaria. Una persona fortemente visiva potrebbe tendere a guardare in alto a destra o sinistra, indipendentemente da quale modalità sensoriale viene stimolata dalle tue domande. Se chiedi a questo tipo di persona di pensare alla sua canzone preferita, la persona potrebbe visualizzare la copertina del disco, della musicassetta o del CD per ricordare il nome della canzone. Una persona orientata in maniera cinestesica potrebbe quadrare in basso per controllare le sue sensazioni al fine di determinare come la fanno sentire diverse canzoni e, in questo modo, stabilire quale sia la sua preferita. Per questo è importante chiedere alle persone che cosa sta veramente accadendo nella loro mente nel momento in cui rispondono alle domande, al fine di stabilire con esattezza che cosa i loro movimenti oculari significano. Una volta acquisita fiducia nei movimenti oculari come segnali d'accesso, e nella tua abilità di "leggerli", ci sono molti modi per utilizzarli. Come già accennato, i movimenti oculari abituali riflettono la modalità sensoriale preferita di un persona. Se chiedi a qualcuno "Che cosa è veramente importante per te? Pensaci ora", la posizione dei suoi occhi mentre risponde a questa domanda ti diranno molte cose circa il sistema rappresentazionale più usato da questa persona. I movimenti oculari possono anche essere usati per stabilire quanto una persona sia sincera o congruente. Per esempio, se una persona sta descrivendo un evento a cui ha partecipato o di cui è stata testimone, i suoi occhi dovrebbero muoversi principalmente alla sua sinistra (se la persona è destrorsa), indicando accessi mnemonici. Se la persona guarda molto in alto a destra, però, è probabile che stia costruendo o ricostruendo alcuni aspetti dell'esperienza che sta descrivendo. Questo può indicare che la persona è incerta oppure che non sta dicendo la verità. L'applicazione più comune in PNL dei segnali oculari è il loro utilizzo per determinare le strategie rappresentazionali che una persona sta usando per pensare o prendere una decisione. Dal momento che molti aspetti del processo di pensiero sono inconsci, i movimenti oculari spontanei possono giocare un ruolo estremamente importante nella scoperta e nel modellamento delle strategie che un persona utilizza per prendere decisioni, imparare, motivarsi, memorizzare, ecc. Bibliografia Patterns of the Hypnotic Techniques of Milton H. Erickson, M.D. Vol. II,
Grinder, J., DeLozier, J. and Bandler, R., 1977. Eye and Head Turning Indicates Cerebral Lateralization; Kinsbourne, M.,
Science, 179, pp. 539541, 1972. |